domenica 14 giugno 2020

step #24


La resilienza è una tematica che può attraversare tutti i campi del sapere. Partendo proprio dalla sua etimologia, il verbo resilire si forma dall'aggiunta del prefisso re- al verbo salire e indica la capacità di resistere alle situazioni di difficoltà , la quale abbiamo visto appartenere sia ai sistemi ecologici, biologici e sociali, sia alle singole persone.
Questo tema è stato affrontato fin dall'antichità, come possiamo notare nella rappresentazione di Sisifo o nel racconto del mito della Fenice di Ovidio, che rappresenta la rinascita.
Tale motivo si può carpire a più riprese, analizzando tutti gli avvenimenti accaduti fino ad oggi.
Un esempio molto rilevante è il discorso che Churchill tenne in parlamento, attraverso il quale incitò il popolo alla resistenza e alla perseveranza contro i nemici tedeschi.
In una sfaccettatura completamente diversa lo troviamo ai giorni nostri, dove mezzi come le pubblicità o le iniziative tecnologiche dei nostri laureati invitano alla ripartenza. Dunque, si può notare un cambio di prospettiva.
Questa prospettiva influenza anche il mondo dell'arte, che vede nella sua espressione il modo di esternare idee o condizioni di estremo disagio. Questa sfumatura la ritroviamo in Alda Merini, descritta, per la caparbietà, come un vecchio vascello che si ostina a tenere il mare nonostante i molti naufragi.
Nel corso dei secoli il termine ha spaziato in molti ambiti, dalla tematica rivoluzionistica, intesa quindi come forza del popolo, fino alla psicologia, ingegneria, filosofia per prima, in ambito specifico in seguito.
Essa assume diverse declinazioni a seconda della prospettiva e delle situazioni a cui è sottoposto un uomo e tutto dipende dalla capacità dell'uomo ad adattarsi al cambiamento.
Un esempio che testimonia la resilienza è il Papa.

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